Maggio 23, 2019

Investi in ciò che conosci, questo è buon senso: nessuno punterebbe su dei prodotti finanziari a caso come se stesse giocando al casinò. Ma attenzione, fidarti troppo delle tue conoscenze potrebbe diventare pericoloso.

Sicuramente è vero che conoscere a fondo un titolo, le dinamiche di un settore industriale o le caratteristiche di uno strumento aiuta ad avere una buona percezione del rischio e a scovare nuove opportunità. Non è necessario conoscere per filo e per segno ciò in cui stai investendo, anche se certamente aiuta.

Ma il solo fatto di avere un’opinione su qualcosa non rende questo investimento sicuro. Una delle distorsioni cognitive più comuni tra gli investitori è infatti il familiarity bias, ovvero il pregiudizio positivo verso ciò che conosciamo meglio. Le persone che sono vittima del familiarity bias tendono a basare le proprie scelte concentrandosi solamente su ciò che conoscono meglio, senza considerare ciò che è al di fuori del loro orizzonte. L’equazione che si fa è: siccome conosco bene qualcosa questo vuol dire che si tratta della cosa migliore che esista.

Il problema per gli investimenti

Tutti siamo affetti dal familiarty bias ed è normale. Viene naturale seguire con più interesse le notizie che riguardano il nostro Paese o la nostra città, anche se sono qualche volta meno rilevanti di alcune notizie della politica internazionale. Il problema è che quando si parla di investimenti essere vittima del familiarity bias può portare ad incorrere in grandissimi errori.

Siamo naturalmente portati a considerare con più favore ciò he conosciamo e che capiamo meglio. Pensa per esempio ai titoli di Stato o ai libretti di risparmio, che sono tra le scelte preferite dagli italiani quasi per abitudine, anche quando non si rivelano la soluzione più adatta. A volte l’attaccamento degli investitori verso certi strumenti è talmente forte che si creano strumenti totalmente inefficienti ma che imitano la forma di strumenti popolari solo per migliorarne l’appeal commerciale (come è il caso per i fondi a scadenza).

Gli investitori di solito considerano più volentieri gli investimenti nella propria nazione rispetto a quelli internazionali. Questa scelta è solo in pochissimi casi supportata da delle ragioni logiche. La Borsa di Milano, se si considera tutto l’azionario globale, ha un peso che non supera il 2%. Esporsi a con una parte del proprio patrimonio superiore a questa quota può essere giustificato solo dal fatto di avere un’ipotesi molto chiara sul fatto che la valutazione di questi asset sia sottovalutata e che quindi ci sia un’opportunità da sfruttare. Altrimenti vuol dire che ci stiamo sovresponendo al rischio specifico, quello derivato dalla concentrazione dei propri asset, senza reali motivi: un po’ come quando si tenta la fortuna alla roulette puntando tutto su un numero.

Articolo originale

About the author 

Poggi Leonardo

{"email":"Email address invalid","url":"Website address invalid","required":"Required field missing"}
Title Banner with Sidebar

Ottieni Gratuitamente l'e-Book

Investimenti - I 10 errori da EVITARE

>