Settembre 30, 2022

Durante la volatilità di mercato, dovremmo ricordarci le statistiche del lungo periodo.

Oggi infatti, sembra che stiamo vivendo una crisi dopo l’altra in poco tempo. Appena usciti dal Covid ci ritroviamo con una Guerra in corso e con un livello di inflazione dimenticato da decenni e decenni. E quando i tempi sembrano difficili, l’unica soluzione razionale pare essere quella di mettersi al sicuro e di evitare ogni asset rischioso, al fine di cancellare completamente le perdite.

Ma nonostante ciò, gli anni positivi del mercato sono stati storicamente nettamente superiori agli anni negativi. Questi sono i dati dell’S&P500 dal 1926 al 2021, dove possiamo vedere che ci sono stati solamente 26 anni negativi a fronte di 71 positivi, con solamente 6 anni con perdite oltre il 20%, ma addirittura 36 anni con guadagni superiori al 20%.

# of negative years: 25 # of positive years: 71; # of years when losses were greater than 20%: 6 when gains were greater: 20%

Grazie a questi dati, il ritorno medio annuo è stato del 10.60%.

Ma c’è di più. Gli investimenti che “sembrano” più sicuri o che hanno dato sollievo durante i momenti di volatilità, sono storicamente molto meno redditizi degli investimenti azionari o di un investimento bilanciato nel lungo periodo.

Four Investment Paths Through Good and Bad Years

Come si può vedere infatti, un dollaro investito nel 1926 avrebbe portato ad avere 14.086 dollari nel 2021 se investito totalmente in azioni, a 3.196 dollari se investito in un portafoglio bilanciato con il 50% azionario e il 50% di obbligazionario a lungo termine, 288 dollari con solamente obbligazioni a lungo termine e a soli 21 dollari se fossero stati investiti in obbligazioni a brevissimo termine, fino a 30 giorni.

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Poggi Leonardo

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