Con un patrimonio complessivo di 151 miliardi di dollari, pari a 140,2 miliardi di euro al cambio attuale, la famiglia Hermès si conferma ufficialmente la più ricca d’Europa, secondo il Bloomberg Billionaires Index. Nel corso dell’ultimo anno, i discendenti di Thierry Hermès hanno visto la loro fortuna crescere del 59%, posizionandosi al quinto posto a livello mondiale, dietro solo ai potenti clan Mars e Koch degli Stati Uniti, la casata dei Thani del Qatar e gli Al Saud dell’Arabia Saudita.
La storia di successo della famiglia dietro la prestigiosa casa di moda francese, con un fatturato annuo di 11,6 miliardi di euro, ha radici profonde che si estendono per quasi 186 anni. Tuttavia, secondo Bloomberg, la crescita più significativa si è verificata dopo la decisione di Bertrand Puech, erede della famiglia Hermès, nel 2010, di respingere le proposte di Bernard Arnault. L’entrata di Arnault e della sua LVMH nel capitale della società ha stimolato una crescita straordinaria delle azioni di Hermès, superando il 1.000% rispetto al 600% registrato da LVMH, attualmente scambiate sul mercato azionario a 1.983 euro.
La capitalizzazione di mercato di Hermès ha ora superato i 209 miliardi di euro, rappresentando circa un settimo dei ricavi di LVMH, valutata a oltre 370 miliardi di euro. Hermès, con una performance eccezionale nel segmento del lusso, ha visto le sue azioni crescere del 29% nell’ultimo anno, superando le prestazioni di giganti del settore come Dior, Louis Vuitton e Givenchy.
La resilienza di Hermès sul mercato attuale è attribuita alla sua capacità di mantenere originalità e singolarità. Secondo David Dubois, professore associato di marketing presso Insead, la famiglia Hermès è uno dei segreti del successo del marchio, custodi del suo patrimonio e capaci di farlo evolvere senza rivoluzioni.
Tuttavia, nonostante il successo, la famiglia Hermès si trova al centro di una controversia legale. Nicolas Puech, un discendente senza eredi diretti e maggiore azionista individuale con il 5% di quota, ha deciso di lasciare la sua fortuna, quasi 10 miliardi di franchi svizzeri in azioni, al suo maggiordomo. Questa scelta ha generato dissenso da parte della Fondazione Isocrates, fondata dallo stesso Puech nel 2011. Attualmente guidata dal segretario generale Nicolas Borsinger, la fondazione si aspettava di essere l’unica beneficiaria della fortuna, dando inizio a una battaglia legale che potrebbe protrarsi per anni.