Marzo 18, 2021

Una delle societa’ piu’ conosciute in Italia, Tiscali. E’ anche una delle societa’ che meglio rappresenta il funzionamento di una bolla finanziaria, che distrugge i risparmi di investitori non accorti.

Vediamo la storia.

UNA RIVOLUZIONE

Tiscali fu la prima azienda innovativa nel settore di internet in Italia, ed ebbe un successo davvero travolgente. Rappresentava la nuova frontiera delle comunicazioni, attiva nei servizi web e nella telefonia fissa, si presentava come un nuovo colosso delle telecomunicazione da contrapporre a Telecom. Così, ancora una volta, si crearono grandi aspettative attorno all’azienda, con grandi possibilità di sviluppo per il futuro. Tiscali incarnava la classica società della “New Economy”.

LA QUOTAZIONE IN BORSA

Il 27\10\1999 il titolo Tiscali fa il suo ingresso sul mercato azionario con un prezzo che si aggirava indicativamente attorno ai 46€ ad azione. Questa notizia era attesa con ansia dagli investitori, che aspettavano da giorni quello che veniva definito il collocamento del decennio: in questo periodo molti partecipavano a tutti i collocamenti di nuove società, sicuri di un rapido incremento dei prezzi in poco tempo.

E in effetti fu così, dal primo giorno di contrattazione è subito evidente l’interesse degli investitori, che “rastrellano” il titolo: quello stesso giorno la quotazione è di 46 € in apertura e di 73€ alla chiusura del mercato, aumentando del 60% il suo valore.

IL RIALZO IMPETUOSO

Nei giorni successivi il titolo continuò a crescere velocemente, venendo in alcuni casi sospeso per eccesso di rialzo.

verso metà mese il titolo venne sospeso di nuovo per poi riprendere le quotazioni il 19\11\1999 raggiungendo quota 157,5€ ad azione. A fine mese la società informa gli investitori che gli abbonati hanno raggiunto quota 710 mila e crescevano di 32 mila ogni settimana. Questi dati erano attesi con impazienza dal mercato: i nuovi abbonati erano un indice di crescita importante.

Il titolo continuò a salire in modo spropositato per tutto il mese di dicembre e passò dai 185€ di inizio mese ai 400€ del 27\12\99.

IL PICCO

Fu il mese di marzo che segnò una data importante: il 06\03\2000 il titolo raggiunge quota 1197€ un massimo assoluto.

Il titolo era passato dai 46 € di ottobre ai 1197€ di marzo, un aumento del 2500% in poco più di 5 mesi dalla sua entrata in borsa, cifre pazzesche: gli investitori erano impazziti ed euforici per i grandi guadagni finalizzati in pochi mesi. In effetti chi avesse venduto in quel momento avrebbe fatto davvero grandi affari, ma nessuno si sbarazzò del titolo, convinti che la salita non si sarebbe mai fermata.

LA DISCESA

Tiscali raggiunse il suo massimo, e allo stesso tempo inizia la fase di calo delle quotazioni, che colse tutti gli investitori di sorpresa. Da li a poco il titolo inizio a perdere repentinamente tutto il suo valore, alla fine di marzo era già tornato a 575€ per arrivare alla fine di maggio con le azioni che erano arrivate a 40€. Da un massimo di 1197€ a 40€ in poco più di 50 giorni. La discesa fu improvvisa e veloce quanto la crescita: gli investitori che comprarono durante la fase crescente del titolo, furono poi incapaci di vendere quando vedevano tale discesa, sperando che fosse solo una situazione momentanea e che presto il titolo sarebbe salito di nuovo, si continuò a credere in Tiscali. Ma non fu così, anzi il tiolo da 40€ scese a 30€ e poi a 15€.

Nel settembre 2004 il titolo quotava poco più di 2€.

Oggi vale 0.028€.

LA MOTIVAZIONE

Non c’e’ una motivazione al crollo.

O meglio, non c’era una motivazione per la salita impetuosa. Una salita data solo dall’euforia del momento, senza alcun fondamento.

E alla fine, il prezzo e’ tornato a quello che doveva essere.

Punendo investitori avventati che hanno comprato sull’onda dell’euforia dei guadagni facili.

Credi che ci siano altri titoli in bolla come Tiscali oggi?

Scrivilo nei commenti.

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Poggi Leonardo

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