Marzo 23, 2021

In momenti di incertezza sui mercati l’impulso naturale è spesso quello di disinvestire e attendere tempi migliori. Questo atteggiamento però porta con sé rischi addirittura maggiori di quelli legati alle oscillazioni dei mercati.

Vediamo quanto ci costa agire d’impulso.

MAI FUORI

Il mercato negli anni e’ cresciuto, e nemmeno poco.

Eppure, con soli pochi giorni di assenza, la performance potrebbe essere molto diversa.

CON ANCORA MENO GIORNI?

Piu’ giorni si rimane fuori dal mercato, peggiore e’ la performance. Da un potenziale guadagno del 37.90%, si puo’ ottenere una performance addirittura negativa dell’82.50%!

IL MARKET TIMING

L’idea di base e’ quella di uscire nei momenti di crollo, e sul fatto di essere confidenti nel rientrare quando la situazione e’ meno caotica.

Il problema è che azzeccare il tempo giusto di uscita e, soprattutto, di entrata è praticamente impossibile, anche per i professionisti

finanziari, figuriamoci per il piccolo risparmiatore. Intanto se si esce oggi dal mercato si contabilizza una perdita certa tra il 35% e il 40% (in media). Inoltre quando si rientra? Come si fa a sapere quando la situazione è tornata in carreggiata? Qual è o quali sono gli elementi che permetteranno di rientrare sul mercato?

IL RISCHIO DI PERDERE IL RIMBALZO DEL MERCATO

Il grosso rischio di uscire in un momento di ribasso, per aspettare momenti piu’ tranquilli, e’ quello di perdersi un giorno di rimbalzo. Una mancanza che puo’ costare veramente cara, dato che i rimbalzi specialmente durante i momenti di crisi possono facilmente raggiungere parecchi punti percentuali di guadagno.

Hai mai venduto durante un crollo?

Scrivilo nei commenti.

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Poggi Leonardo

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