Maggio 26, 2019

Vediamo, attraverso l’esempio di Massimiliano, dipendente di 37 anni che ha aderito a un fondo pensione subito dopo aver concluso gli studi all’età di 25 anni, come può variare la capacità di contribuire in un fondo pensione nell’arco della propria vita e quali flessibilità offre la previdenza complementare.

Massimiliano aveva deciso di iniziare a costruirsi una sicurezza economica in più per il post lavoro versando 50 euro al mese e destinando alla previdenza complementare anche il proprio TFR.

Dopo due anni di contribuzione, a seguito di un aumento del proprio reddito da 24.000 euro lordi all’anno a 28.000 euro e di una conseguente maggiore stabilità economica, ha deciso di variare l’importo dei propri contributi versando, in un’unica soluzione, 1.500 euro all’anno.

Contribuzione fondo pensione: possibilità di sospendere i versamenti

Oltre alla possibilità di variare l’ammontare dei versamenti, la previdenza integrativa offre anche la possibilità di sospenderli: Massimiliano sta per acquistare casa e ha dunque deciso di sospendere momentaneamente la contribuzione al fondo pensione al fine di far fronte alle spese extra che si prospettano in vista di questo acquisto.

Nonostante la sospensione dei versamenti la sua posizione presso il fondo pensione continuerà a essere gestita e a generare rendimenti. Tra qualche anno, una volta sistemata la questione della casa, Massimiliano potrà riprendere in qualsiasi momento i versamenti, decidendo liberamente gli importi e la frequenza in modo da continuare a costruirsi la sua pensione di scorta.

Deducibilità fiscale: un aiuto nella costruzione della pensione

Per individuare l’importo di pensione integrativa che consentirà di mantenere un tenore di vita adeguato e decidere quanto versare è utile iniziare da una simulazione della futura pensione pubblica in modo da conoscere il gap previdenziale. 

Inoltre, bisogna sempre tenere presente che una parte dei contributi volontari versati al fondo pensione (con esclusione del TFR per i dipendenti) verrà restituita di anno in anno grazie alla deducibilità.

Nell’esempio di Massimiliano, ben 405 euro dei 1.500 versati al fondo pensione gli sono stati restituiti grazie alla deducibilità: è come se Massimiliano avesse versato di tasca propria solo 1.095 euro mentre i restanti 405 euro è come se li avesse versati per lui lo Stato.

Massimiliano ha deciso di reinvestire i 405 euro risparmiati nel fondo pensione, effettuando un versamento aggiuntivo.

La previdenza integrativa è una forma di risparmio flessibile che permette ai propri aderenti di scegliere liberamente l’ammontare e la frequenza dei versamenti o di sospenderli e riprenderli in qualsiasi momento così da restare sempre in linea con la propria capacità di risparmio.

Articolo originale

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Poggi Leonardo

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