Febbraio 9, 2024

Investire autonomamente può sembrare allettante, un viaggio solitario alla ricerca di guadagni finanziari senza l’ausilio di esperti. Tuttavia, i dati raccolti negli ultimi anni delineano un quadro impietoso per coloro che si affidano esclusivamente alla propria saggezza finanziaria. Esaminiamo da vicino perché gli investitori “fai da te” sottoperformano rispetto agli indici di mercato.

Secondo un’analisi condotta dalla società di analisi finanziaria americana Dalbar Inc. e da JP Morgan, nel periodo compreso tra il 2002 e il 2021, gli investitori che hanno operato autonomamente hanno registrato un modesto rendimento annuo medio del 3,6%. Benché il loro patrimonio sia cresciuto, è stato superato dall’incremento dei principali indici di mercato, come lo S&P 500.

Un investitore “fai da te” che avesse optato per un approccio passivo, distribuendo i suoi investimenti in modo equilibrato tra varie tipologie di titoli, avrebbe ottenuto risultati superiori. Ad esempio, coloro che hanno investito in obbligazioni secondo il Bloomberg US Aggregate Bond Index avrebbero accumulato 29.200 dollari in più rispetto agli investitori autonomi.

Lo stesso vale per i portafogli bilanciati: quelli composti da una percentuale maggiore di azioni hanno generato rendimenti più consistenti nel lungo periodo. Un’analisi su un arco temporale di trent’anni, dal 1993 al 2022, conferma che gli investitori autonomi hanno ottenuto risultati significativamente inferiori rispetto agli indici di mercato.

Le ragioni di questa sottoperformance sono molteplici. Gli investitori autonomi spesso sovrastimano le proprie capacità decisionali e sottovalutano l’impatto delle emozioni sulle loro scelte finanziarie. L’eccessiva fiducia in sé stessi e le paure irrazionali possono portare a decisioni impulsiva e a una gestione inefficace del portafoglio.

Inoltre, la natura non democratica del mercato azionario rende difficile per gli investitori autonomi battere il mercato. Solo una piccola percentuale di titoli genera la maggior parte dei rendimenti, mentre la stragrande maggioranza si attesta su rendimenti mediocri o negativi. Questo significa che anche il titolo azionario medio di un indice può sottoperformare rispetto all’indice stesso.

In conclusione, affidarsi agli esperti degli investimenti potrebbe essere la scelta più saggia per ottenere risultati consistenti nel lungo periodo. Gli investitori autonomi dovrebbero prendere in considerazione questi dati e valutare se il “fai da te” sia veramente la strada migliore per il successo finanziario.

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Poggi Leonardo

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