Gennaio 17, 2024

Il panorama automobilistico italiano ha vissuto un momento storico a dicembre, quando per la prima volta in quasi un secolo di storia automobilistica, il marchio Fiat ha ceduto il suo primato mensile di vendite. La differenza numerica, seppur minima (229 unità), ha suscitato un campanello d’allarme nell’industria automobilistica italiana.

Il sorpasso è stato compiuto dalla rivale storica, Volkswagen. Nel dettaglio, nel mese conclusivo del 2023, il marchio torinese della galassia Stellantis ha registrato 10.523 immatricolazioni, segnando un calo del 16% rispetto al 2022. Dall’altra parte, la casa automobilistica tedesca ha concluso dicembre con 10.752 unità vendute, registrando un aumento del 20,6%. Fiat ha subito una diminuzione anche nella quota di mercato, scendendo dall’11,9% al 9,5%, mentre Volkswagen è passata dall’8,5% al 9,7%.

La vera incognita ora è comprendere se questo sorpasso rappresenta un evento occasionale o se si profilano segnali di una reale inversione di tendenza. Sarà necessario attendere i risultati del primo mese del 2024, che saranno resi noti l’1 febbraio, per avere una visione più chiara della situazione.

Analizzando le performance dei singoli modelli, a dicembre la Fiat Panda ha mantenuto un notevole vantaggio sulle vendite rispetto alla Volkswagen T-Roc (6.946 unità contro 3.490). Questa tendenza si è ripetuta nel corso del 2023, dove la Panda (101.579 unità immatricolate) ha mantenuto la leadership, seguita dalla Dacia Sandero (47.745 unità). La Fiat 500 si è posizionata al quinto posto nell’anno con 34.502 vetture, prodotte tra Tychy, in Polonia, e Mirafiori nella versione elettrica.

Per Fiat, l’attenzione si sposta ora sulla nuova Fiat 600, attualmente disponibile solo in versione elettrica. La speranza è che il lancio della versione ibrida possa stimolare la domanda, contrastando lo scarso entusiasmo del mercato italiano verso i veicoli elettrici. Nel luglio in arrivo, la fabbrica serba di Kragujevac promette il lancio della Panda elettrica, mentre l’attuale modello continuerà ad essere prodotto in Campania fino al 2026. Per la Fiat 500X, prodotta a Melfi e ancora apprezzata dal pubblico, si avvicina invece l’uscita di scena.

Diversi fattori hanno influito sui risultati di dicembre per il marchio Fiat, tra cui una gamma ridotta rispetto a Volkswagen, la necessità di un ringiovanimento in corso e il mancato raggiungimento degli obiettivi di produzione per la Fiat 500 elettrica a Mirafiori. L’attesa continua degli incentivi, annunciati dal ministero competente ma ancora senza una data di entrata in vigore, è un ulteriore elemento da considerare. Imperativo per Fiat è ora mantenere la sua posizione nei segmenti A e B, minacciati dall’ascesa dei colossi cinesi.

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Poggi Leonardo

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