Non solo l’Italia, ma anche la Cina affronta un serio problema di denatalità, e le implicazioni sono rilevanti non solo per i cinesi, ma per l’intero pianeta. Con una popolazione di 1 miliardo e 400 milioni di abitanti, il calo demografico assume proporzioni impressionanti, richiamando l’attenzione delle principali testate giornalistiche globali.
Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica della Cina, nel 2023 la popolazione è scesa per il secondo anno consecutivo, attestandosi a 1 miliardo e 409.670 residenti. Sebbene questo declino sia evidente solo nell’ultimo biennio, la tendenza è in corso da decenni, con il saldo naturale della popolazione in diminuzione costante dal 1980.
Il grafico illustra chiaramente l’evoluzione di questa tendenza, con un saldo naturale che è passato da 17 nati in più rispetto ai morti ogni mille abitanti nel 1987 a un deficit di -1,48 nati rispetto ai morti per mille abitanti nel 2023. Questo declino è attribuibile a vari fattori, inclusi i cambiamenti di costume legati alla crescita economica e le politiche demografiche adottate dal Partito Comunista Cinese, come la politica del figlio unico, terminata nel 2016.
L’effetto post-politica del figlio unico non ha portato all’atteso aumento dei tassi di fertilità, lasciando la Cina con una popolazione in calo e sempre più anziana. Attualmente, circa un quinto dei cinesi ha almeno 60 anni, suscitando preoccupazioni per la forza lavoro e la stabilità del sistema pensionistico, una situazione familiare anche per l’Italia.
Questa situazione in Cina potrebbe avere conseguenze globali, con la mancanza di lavoratori nelle fabbriche cinesi che potrebbe innalzare i costi per i consumatori in tutto il mondo e contribuire ai problemi di inflazione per i Paesi dipendenti dalle importazioni cinesi. Inoltre, marchi globali come Apple e Nike, che producono significative parti del loro fatturato in Cina, potrebbero risentire di una platea di consumatori cinesi più limitata.
Guardando al futuro, la Cina e l’Italia affrontano sfide simili, e l’inversione della curva demografica, come sottolineato dai demografi e dall’esperienza giapponese, si rivela un compito arduo una volta che la china discendente ha preso piede.