Chi investe dovrebbe agire in modo razionale, ovvero prendere decisioni informate, che abbiano un senso dal punto di vista economico e che possibilmente non siano distorte da fattori emotivi. Troppo spesso, però, le scelte di investimento sono condizionate da “emotional bias”, cioè da distorsioni cognitive.
Vediamo quali sono.
AVVERSIONE ALLA PERDITA
Le persone trovano che le perdite siano molto più dolorose da sopportare di quanto non sia piacevole l’esperienza di realizzare dei guadagni. La cosiddetta avversione alla perdita si concretizza quando adottiamo delle misure per evitare la sensazione dolorosa di incassare una perdita.
Questo può portarci a mantenere in portafoglio delle posizioni che sono in negativo nella speranza che si riprendano perché vogliamo disperatamente chiudere in pareggio. Oppure a vendere troppo presto per paura di perdere i profitti già realizzati.
Prima di dismettere una posizione in guadagno chiediti perché vuoi vendere. Ricorda il tuo obiettivo di profitto iniziale e gli argomenti per cui hai investito
ECCESSO DI FIDUCIA
Se si è troppo sicuri di sé stessi si potrebbe correre il rischio di sopravvalutare le proprie conoscenze e abilità, il che a sua volta può portare a sovrastimare i rendimenti attesi e a sottovalutare i rischi di investimento.
L’eccessiva fiducia può anche tradursi in un trading eccessivo. Un fenomeno che si verifica frequentemente è il cosiddetto Hot Hand Fallacy (la fallacia della mano calda), cioè quando si presume che una serie di vittorie continuerà anche in futuro, sia che si tratti delle performance di un gestore di fondi, di un titolo azionario che è salito alle stelle o delle proprie scelte di investimento.
AVVERSIONE AL RISPARMIO
L’avversione al rimpianto è tipica di quelle persone che si astengono dal prendere decisioni per evitare di fare degli errori. Può riguardare delle scelte fatte, ovvero “non avrei dovuto comprare”, o non fatte, del tipo “avrei dovuto comprare”.
Dal momento che le persone tendono a voler limitare i rimpianti, tale avversione li porta a seguire il gregge, cioè a seguire la scelta della massa. Altri, invece, potrebbero essere troppo cauti e finire per limitare i loro rendimenti.
Sostieni le tue decisioni con solide argomentazioni e avrai maggiori possibilità di non avere rimpianti.
BIAS DI AUTOCONTROLLO
“Le cose vicine sembrano più importanti delle cose lontane. Questo è il motivo per cui è così difficile essere motivati a fare qualcosa che sappiamo darà dei vantaggi nel lungo termine ma che non dà dei risultati nell’immediato o, peggio, comportano dei costi”
dice Sarah Newcomb, behavioral economist di Morningstar. Una possibile conseguenza del non risparmiare a sufficienza per il futuro è quello di assumere dei rischi eccessivi nel tentativo di ottenere rendimenti più elevati che consentano di recuperare il tempo perso e di raggiungere l’obiettivo di investimento.
Credi che ad oggi sul mercato ci sia un’eccesso di fiducia?