Giugno 27, 2020

Le obbligazioni possono sembrare un investimento semplice. Tuttavia l’investitore alle prime armi che si affaccia al mondo delle obbligazioni1 spesso si sente disorientato dalla quantità di informazioni che si trova di fronte: prezzo secco, prezzo tel quel, duration, cedola (o coupon), rendimento a scadenza…

Ma quando si tratta di investire i propri soldi è bene avere le idee chiare: ecco perché con questo #ABCFinanza vogliamo andare ad approfondire uno dei concetti fondamentali alla base di ogni investimento obbligazionario: il concetto di rendimento a scadenza (o yield to maturity).

Che cos’è il rendimento a scadenza

Il rendimento a scadenza di un’obbligazione rappresenta il rendimento complessivo che l’investitore può ottenere da quel bond se:

  1. lo tiene fino a scadenza;
  2. reinveste tutte le cedole nel medesimo titolo;
  3. l’emittente paga regolarmente le cedole e rimborsa il capitale.

Si tratta perciò di un total return, che tiene conto non solo delle cedole che saranno staccate dal momento dell’acquisto fino alla scadenza, ma anche del prezzo di acquisto e del valore di rimborso finale.

Approfondiamo un poco. Per chi opera sui mercati finanziari è importante conoscere il valore teorico di un investimento: si tratta di un riferimento utile per capire se il prezzo di mercato è buono oppure no. Il valore teorico di un’obbligazione si trova attualizzando i suoi flussi di cassa, tecnica utilizzata anche per le azioni con il discounted cash flow. Dunque, il valore teorico di un titolo obbligazionario altro non è che il valore attuale di tutti i flussi di cassa (cedole e valore rimborso) che il titolo produrrà dal momento dell’acquisto fino alla scadenza. Ebbene il rendimento a scadenza è proprio il tasso che rende il prezzo di mercato di un’obbligazione pari al valore attuale dei suoi flussi di cassa.

Attenzione: quando si guarda al mercato e si analizzano le caratteristiche di un titolo obbligazionario, il valore della cedola può essere diverso da quello del rendimento a scadenza. Questo perché quest’ultimo considera diverse componenti di reddito:

  • il guadagno o la perdita che deriva dall’eventuale differenza tra il prezzo d’acquisto ed il valore di rimborso alla scadenza – i titoli obbligazionari che quotano ad un prezzo inferiore al loro valore di rimborso (si dice che “quotano sotto la pari”) presentano un rendimento a scadenza più alto rispetto alla cedola; se invece il prezzo è superiore al valore di rimborso (“quotano sopra la pari”) il rendimento a scadenza sarà inferiore alla cedola;
  • gli interessi sulle cedole incassate nel corso di vita dell’investimento.

Perché è importante il rendimento a scadenza?

Il rendimento a scadenza è uno strumento molto utile e immediato per confrontare tra loro obbligazioni che hanno una struttura e soprattutto scadenze differenti; ovviamente questo valore non è sufficiente per avere un quadro a tutto tondo del titolo oggetto dell’investimento.

Il rendimento a scadenza di un bond infatti non considera esplicitamente il rischio che l’investitore sta assumendo. Lo fa solo indirettamente: titoli con rischio di default più elevato rispetto ad altri avranno un prezzo inferiore, e ciò implica un rendimento a scadenza più elevato.

Quindi, proprio per la relazione diretta che esiste tra rischio e rendimento, se osservate dei rendimenti a scadenza decisamente elevati rispetto a obbligazioni simili, prima di ingolosirvi chiedetevi perché: significa che c’è qualche rischio in più, da valutare attentamente.

Articolo originale

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Poggi Leonardo

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