E’ davvero possibile che un colosso come Hertz fallisca dopo pochi mesi di inattivita’? Ovviamente non sarebbe possibile, se non avesse avuto dei problemi anche antecedentemente al periodo di lockdown dovuto dal coronavirus.
Un fallimento che fa scalpore, visto la grandezza dell’azienda, conosciuta in tutto il mondo come leader nell’autonoleggio.
Come si vede dal grafico, l’indebitamento della compagnia aveva raggiunto livelli insopportabili, gia’ molto prima di venire a conoscenza del coronavirus, in tempi non sospetti. Prima che il Covid-19 comparisse, l’azienda aveva un stock di debito pari a circa 17 miliardi di dollari che includeva 3,7 miliardi di corporate bonds e prestiti, oltre a 13,4 miliardi di notes direttamente legate alla flotta.
Venerdì scorso, quando il Wall Street Journal anticipava la notizia del fallimento delle trattative e della bancarotta pressoché certa, l’azione di Hertz è precipitata del 43,6%. De profundis, insomma. Ma non a causa del Covid-19, a causa delle condizioni di salute con cui ci si è presentati alla battaglia finale contro il virus.
Cosa voglio dire con questo articolo?
Che investire e’ una cosa seria. Non si puo’ comprare qualcosa senza realmente sapere come la stiamo acquistando, basandoci solo sul nome o su qualche voce di corridoio.
D’altrocanto, come non ci si puo’ improvvisare medici in qualche mese, difficilmente ci possiamo improssivare investitori in poco tempo. Serve studio, razionalita’, controllo dell’emotivita’, e moltre altre caratteristiche non rapide da acquisire.
Per questo ci sono professionisti pronti ad aiutare. Contattami, e vediamo insieme se le tue valutazioni di investimento sono buone scelte e/o potrebbero essere migliorate.