Nella scorsa settimana, mentre l’Italia riusciva a evitare un possibile declassamento da parte di Standard & Poor’s, la stessa agenzia di rating ha compiuto un passo storico per la Grecia, alzando il suo rating e portandolo fuori dalla zona “spazzatura”. Un mese prima, un’analoga decisione era stata presa da DBRS.
Progressi significativi nei conti pubblici
Questa promozione è stata determinata dal netto miglioramento della situazione dei conti pubblici ad Atene. La Grecia è stata elogiata per i progressi significativi compiuti nell’affrontare gli squilibri economici e fiscali che avevano afflitto il paese durante la crisi del debito dal 2009 al 2015. L’avanzi di bilancio primario ha svolto un ruolo chiave nel guidare la riduzione del debito pubblico.
Secondo S&P, ci si aspetta che “ulteriori riforme strutturali economiche e di bilancio, supportate da ingenti finanziamenti dall’Unione Europea, continueranno a sostenere una solida crescita economica nel periodo 2023-2026, insieme alla costante riduzione del debito pubblico”. L’agenzia ha sottolineato che il notevole consolidamento di bilancio ha posto la Grecia su un percorso di miglioramento significativo. La rapida ripresa economica ha permesso al governo greco di superare regolarmente i propri obiettivi di bilancio, nonostante l’aumento graduale dei trasferimenti sociali.
S&P ha anche previsto che quest’anno il governo raggiungerà un avanzo primario pari ad almeno l’1,2% del PIL, superando l’obiettivo dello 0,7%, anche tenendo conto dei costi di bilancio associati agli incendi e alle inondazioni recenti. Nel periodo 2024-2026, si prevede un avanzo primario medio del 2,3% del PIL.
La Grecia ha dimostrato una notevole resilienza e un impegno costante nella gestione delle sue finanze pubbliche, guadagnandosi così il riconoscimento delle agenzie di rating e un nuovo inizio fuori dalla “zona spazzatura”.