Qual è l’età giusta per iniziare a investire? Secondo l’ultima rilevazione di Assogestioni, l’età media dei sottoscrittori italiani è intorno ai 60 anni. L’avversione al rischio e l’errata convinzione che servano molti soldi per investire ci tengono infatti lontani dai mercati finanziari, facendoci figurare agli ultimi posti nel mondo per conoscenza finanziaria.
La verità però è che prima si inizia meglio è.
Avete mai sentito parlare di interesse composto? Una “magia” che Albert Einstein definì l’ottava meraviglia del mondo. Una regola finanziaria poco conosciuta, ma che fa del tempo il miglior amico dell’investitore.
Prendiamo l’esempio di 3 diversi percorsi d’investimento:
– Sara che inizia a versare 250 euro mensili dai 18 anni in poi
– Matteo che decide invece di cominciare a investire a 30 anni 500 euro mensili
– Luca che a 44 anni, dopo la vendita di un immobile di famiglia, investe 150.000 in un solo colpo.
Tutti e tre riprenderanno i loro capitali a 65 anni.
Chi avrà rivalutato maggiormente i propri risparmi? Come si evince dal grafico, è Sara a ritirare il capitale maggiore: ben 464.878, contro i 445.546 di Matteo e i 397.994 di Luca.
Cosa determina i rendimenti dell’interesse composto?
Per prima cosa, sicuramente, il tasso di interesse guadagnato sull’investimento. Più alto è il tasso di rendimento, più alto è il tasso di rendimento composto. Importantissima la durata del tempo in cui il denaro rimane in un investimento. Più a lungo il denaro rimane, più alto sarà il calcolo finale
Vuoi investire anche tu sfruttando l’interesse composto?
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