Si ritiene che i mercati azionari crescano lentamente ma, quando arriva una crisi finanziaria, il crollo sia molto più rapido. E’ una visione veritiera?
Vediamolo nella storia.
S&P 500: I CROLLI
Il grafico parte dal 1985 e termina a inizio 2021. Le due discese più importanti sono quelle susseguenti allo scoppio della bolla dotcom, tra il 2000 e il 2003, e a quella dei subprime del 2008-2009.
Black Monday – 1987
Quel giorno si verificò un incredibile tracollo dei mercati: il Dow Jones scese del 22,61%, la più grande perdita giornaliera della sua storia. Il crollo – recupero avvenne da ottobre 1987 a maggio 1989.
DOT-COM – 2000
La discesa che ha seguito lo scoppio della bolla dotcom è durata circa 3 anni (2000–2003): in questo caso, non è stata in media più ripida della salita che l’ha preceduta, soprattutto considerando il quinquennio 1995-2000.
SUBPRIME – 2008
In poco più di un anno i valori dello S&P 500 sono tornati ai minimi del 2003, realizzando un calo circa quattro volte più brusco dell’ascesa. Nel giro di un paio d’anni, lo S&P 500 è tornato più o meno sui massimi del 2007.
COVID – 2020
In questo caso discesa e risalita sono state estremamente veloci, avvenute entrambe nello spazio di pochi mesi. Il crollo è durato circa un mese; il recupero completo, circa 3-4 mesi: di nuovo, la discesa è stata molto più rapida della risalita, anche se il tutto si è svolto in tempi eccezionalmente brevi.
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