Con il termine “Melt-up” si definisce una fortissima ed inattesa
performance di un asset sospinta dai flussi degli investitori che non
vogliono correre il rischio di perdersi parte del rally – la cosiddetta FOMO – Fear of Missing Out – piuttosto che dal miglioramento dei fondamentali dell’economia.
Infatti, se ricordate negli ultimi mesi nulla sembrava scalfire i
mercati, nè le tensioni tra Stati Uniti e Iran, nè i primi casi di
coronavirus in Cina. Sembrava quasi che i mercati ignorassero qualsiasi
cosa proseguendo incessantemente al rialzo.
E poi ovviamente, come ci si può attendere, il melt-up anticipa un
melt-down. Come è facilmente intuibile, il Melt-down è un movimento
violento del mercato nella direzione opposta rispetto a quello
ascendente che ho descritto in precedenza che può comportare perdite
ingenti per gli investitori”.
Nel grafico sotto vediamo proprio l’alternarsi di questi due fenomeni recentemente sul Nasdaq.
Qual è dunque il miglior approccio ai mercati in questa fase?
“Per quanto riguarda l’approccio ai mercati, tutti gli investitori devono prestare attenzione al fatto che correzioni violente sono intervallate da rimbalzi altrettanto forti ma che si esauriscono nel giro di poco tempo. Il pericolo è che questi movimenti contro-trend possano risultare ingannevoli poiché non rappresentano una vera e propria inversione e quindi occorre prestare molta attenzione. Infatti, la speranza e la fretta di cogliere il punto più basso della correzione può spingere a mosse avventate.
Per concludere, mi sento di dire che in molti hanno preferito seguire il trend ascendente degli ultimi mesi senza curarsi di alcuni segnali di pericolo, sperando forse nell’ennesimo intervento risolutivo delle banche centrali qualora fosse andato storto.
Infine, vorrei concludere dicendo che finchè l’incertezza e la paura che al momento dominano lo scenario globale non scenderanno, possiamo ancora attenderci mercati volatili e poco razionali.