Aggiornamento Mercati: un mese dopo il Liberation Day

(Cliccando sulle immagini potete zoomarle)

Qui la prima parte inviata il 6 Aprile:  https://poggileonardo.com/flash-crash-i-dazi-usa/
Qui la seconda parte: https://poggileonardo.com/flash-crash-i-dazi-usa-parte-2/

E' passato poco più di un mese dal Liberation Day, quel 2 Aprile in cui il governo USA ha annunciato una nuova serie di Dazi contro praticamente tutto il mondo.
Oggi, poco più di un mese dopo, i mercati hanno già ampiamente recuperato le perdite, riportandosi a una situazione ben diversa dal minimo visto solo poche settimane fa, quando i mercati erano addirittura sotto del 20%.

Il motivo? Come vi dicevo nelle due precedenti analisi sul Flash Crash dei Dazi: un accordo sui Dazi. Questa crisi infatti, a differenza di altre, è stata creata da dichiarazioni, e poteva essere risolta facilmente da altrettante dichiarazioni. Dichiarazioni che, a quanto pare, stanno piano piano venendo alla luce.

Al momento, sul fronte macroeconomico, ci troviamo in questa situazione:

- Dazi: paiono procedere in avanti e in positivo le trattative con tutti i Paesi del mondo, con la recente notizia anche sulla Cina, la più importante a livello globale
- Guerra Ucraina - Russia: il 15 Maggio a Instanbul Putin e Zelensky dovrebbero vedersi direttamente per la prima volta dall'inizio della guerra per discutere direttamente della Pace
- Scontri India - Pakistan: dopo 4 giorni di attacchi sul confine da parte delle due superpotenze nucleari, è arrivato un cessato il fuoco immediato il 10 Maggio
- Papa: è stato eletto un nuovo Papa, Leone XIV!
- Gli Houti dello Yemen hanno dichiarato di non voler più combattere gli Stati Uniti, con conseguente rientro degli USA della sua portaerei.

Insomma, ad oggi, le notizie paiono promettere bene, a differenza di quanto sentito fino a ieri.



Sulla striscia di queste nuove informazioni e situazioni, i mercati hanno vissuto una settimana nettamente positiva. A un mese di distanza, i risultati sono estremamente positivi, risultando in una buona mossa seguirmi in quanto vi avevo scritto per email. Nonostante infatti non siamo ancora tornati ai massimi, gli indici hanno recuperato una buona porzione di perdite.

Ma allora perchè sui nostri portafogli non abbiamo visto una ripresa cosi forte?


Il problema, possiamo darlo alle valutazioni del dollaro.

Ad oggi, a differenza della "normalità", dove nelle situazioni di crisi il dollaro diventa un bene rifugio per la sua posizione dominante nel mondo, il dollaro si è fortemente svalutato da inizio anno. Vuoi per reale strategia economica - un dollaro più debole infatti è una minaccia molto più forte dei dazi per tutti i Paesi del mondo - o per altro, i nostri investimenti solo calati di valore anche per questo.

Difatti, quando noi investiamo negli USA, i nostri investimenti vengono convertiti in Dollari, essendo la valuta di riferimento - a differenza di investimenti ad esempio in Europa, dove rimane il tutto in Euro. Una volta che poi andremo a vendere eventualmente l'investimento, quell'investimento in dollari verrà riconvertito in Euro, dandoci l'accredito sul conto in Euro, esattamente come eravamo partiti.

Ad oggi quindi, avendo noi investitori europei un Euro più forte rispetto ad inizio anno, abbiamo più "forza" per comprare, ma meno valore su cosa abbiamo investito - essendo appunto in valuta Dollaro.
Ciò significa che eventuali acquisti oggi sul mercato azionario USA sono ancora più convenienti rispetto ad inizio anno, e che una eventuale rivalutazione del dollaro, anche solo per tornare a livello di inizio anno, si trasformeranno in una extra performance, esattamente come oggi sono stati una extra riduzione.

Conviene allora investire in Euro per evitare questi problemi?

No, nel lungo periodo no. Il costo della copertura valutaria è molto alto, anche se non ci si rende conto instantaneamente. Solamente negli ultimi 5 anni, aver investito negli USA con il cambio coperto avrebbe significato una sottoperformance dell'oltre 20%, nonostante il calo del dollaro di questo inizio anno.

Da notare comunque come, a fronte delle nuove notizie, anche il Dollaro ha iniziato a recuperare, riportandosi a 1.11 rispetto all'1.15 massimo raggiunto durante il minimo di Aprile. Un eventuale continuo apprezzamento ci aiuterebbe ad avere performance sul portafoglio.

Ma c'è qualcosa che sta trainando i mercati oltre alla situazione macroeconomica?

Si. I buybacks.
Ovvero il riacquisto di azioni proprie da parte di una società, che permette di ridurre il numero di azioni in circolo, aumentandone il valore.
E come si può vedere dai due grafici qui accanto, il valore dei buyback è al più alto valore di sempre. Ciò non può che essere positivo per i mercati, dandone forza per risalire.

Un elemento da tenere in forte considerazione, quando si investe. Difatti, fino a qualche giorno fa, si parlava di come gli USA avessero subito dei fortissimi disinvestimenti.

La realtà è che solamente gli europei hanno venduto gli investimenti USA, mentre tutto il resto del mondo ha continuato ad acquistare. Un grave errore, data dalle incertezze e dalle paure sul dollaro e sulla credibilità del Paese, ma che ad oggi non ha assolutamente pagato.

Bisognerebbe infatti ricordarsi come - grafici qui sotto - il dollaro rimane la valuta di riferimento mondiale. Non c'è altra valuta di riferimento con la stessa forza del Dollaro, nonostante si parli spesso di valute emergenti come alternative. Al momento lo scambio in Remimbi - la valuta Cinese - vale meno del 3% dei commerci internazionali, con una percentuale simile a livello di riserva globale.

Aveva quindi senso spostarsi di settore geografico, valorizzando più l'Europa a scapito degli USA?

No, esattamente come vi scrivevo nelle altre analisi. Prima di tutto, bisogna guardare i fondamentali. Il breve termine non deve influenzare la nostra visione di lungo periodo. Infatti, una sovraperformance in pochi mesi, non dovrebbe farci cambiare idea su un'investimento di anni. Così facendo, si rischia solo di movimentare continuamente il portafoglio alla ricerca del "meglio" del momento, rischiando di arrivare sempre tardi e di prendersi solo parte del rialzo, ma buona parte delle perdite.
In più, bisognerebbe ricordarsi che se alcuni mercati vanno meglio di altri, c'è sempre un motivo. Come si può vedere dall'immagine qui sotto a destra, il dominio dei mercati USA degli ultimi anni ha un motivo: profitti superiori, che si rispecchiano in maggiori valutazioni. 

Gli stessi Magnificient 7 (Apple, Amazon, Alphabet, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla), dati per morti fino a qualche giorno fa, sono oggi tornati a far parlare di loro, con una sovraperformance importante a un mese.
Se gli utili ci sono, se le società sono sane, nel lungo periodo il rendimento sarà aggiustato correttamente.

Il breve, ricordo ancora una volta, è volatilità che può e deve essere sfruttata quando possibile.

Un altro appunto sull'oro, avendo ad oggi più dati disponibili su quello che vi dicevo. Dall'altra analisi:
"Situazione che sta dando sempre più forza all'oro, che è ad oggi l'unica asset class insieme ad alcuni bond ad essere in positivo. Incertezze sulla situazione globale, dollaro in discesa e continui acquisti delle banche centrali - soprattutto di quelle emergenti, con la Cina in testa, con oltre 50 tonnellate - hanno infatti fatto fortemente salire il prezzo del metallo prezioso più conosciuto al mondo. Ma cosa succederà quando tale situazione si invertirà?"

Come si può vedere dai due grafici qui sotto, sono stati proprio gli acquisti cinesi a sostenere il metallo prezioso. Quindi ben venga detenerlo - se fa parte della propria strategia, attenzione! - ma attenzione anche ai rischi/benefici di lungo termine. Quello che abbiamo visto nell'ultimo anno è una situazione abbastanza specifica di mercato (terzo grafico), mentre nella normalità il risultato è ben diverso.
Quindi attenzione a non esagerare, facendosi prendere dalla "voglia" del momento.


Cosa possiamo fare allora?
Innanzitutto, ricordarsi quello che possiamo fare e controllare.

Il mercato potrebbe nuovamente stornare, e non è assolutamente detto che il calo sia già finito.

Noi non possiamo controllare le scelte del Presidente degli Stati Uniti. Ma possiamo controllare come gestire il rischio, il costo e il tempo nel nostro investimento. E cosa più importante, possiamo controllare le nostre emozioni e il nostro comportamento. Troppe volte ci focalizziamo sul breve periodo quando in realtà abbiamo deciso di investire per il lungo periodo. Cosa accade nel breve può essere sfruttato a nostro favore, ma non è necessariamente obbligatorio. Possiamo, se un portafoglio è correttamente impostato, anche non considerarlo - un ribilanciamento ecc è fonte di maggior rendimento e efficienza, ma si può continuare tranquillamente anche in modo passivo se non se ne ha la possibilità. Infatti, se si guarda la prospettiva di lungo periodo per un investimento azionario, ci troviamo ancora, nonostante il forte calo di questo periodo (ricordo che ci troviamo a -17.3% dai massimi di un mese circa fa - al 15/04 siamo al -12.06% - al 12/05 al -7.93%) a +81.88% (+88.06% al 15/04 - +102.68% al 12/05) negli ultimi 5 anni. Chi ha iniziato da poco non potrà avere tale rendimento in quanto serve tempo. Chi investe a breve periodo invece non può guardare questi grafici in quanto si parla di mercati azionari, e usare solo l'azionario a breve periodo significa scommettere. Cosa che non vogliamo fare con i nostri soldi.

L'importante è la gestione e la pianificazione della liquidità e degli strumenti. Entrare a capofitto o muoversi troppo velocemente cercando di anticipare il mercato è potenzialmente molto dannoso, non potendo appunto fisicamente sapere cosa deciderà di fare Trump domani o mercoledi prossimo o venerdi prossimo. Gestiamo dunque quello che possiamo, nel miglior modo possibile, così da avere risultati migliori nel futuro.

Come avete potuto vedere, se abbiamo valutato che c'era da fare delle modifiche, abbiamo avvisato direttamente noi tramite messaggio / email direttamente. Se abbiamo valutato che non erano necessarie modifiche, vuoi perchè appena iniziato o perchè il portafoglio non ne necessitava, non abbiamo inviato ulteriori aggiornamenti rispetto a quello generale. Per quanto riguarda gli aggiuntivi sui PAC invece, potete scrivermi direttamente voi non avendo visione sulla liquidità che potreste avere al di fuori della banca, così da poter valutare al meglio la quantità da inserire.



Unica cosa che vorrei precisare prima di andare avanti, visto che mi è stata chiesta più volte, riferita alla performance (rimane sempre valido):
Tutti i dati che vediamo a giro, qui, ma anche su investing.com o dove sia, si intendono riservati agli indici, che prendono la performance anno su anno, come se avessero fatto un investimento una tantum il 1 gennaio, e da li non si fossero più mossi. Se si investe tramite PAC, se si fanno aggiuntivi, se si ribilancia il portafoglio, le performance saranno di conseguenza differenti rispetto a quelle degli indici, in positivo o in negativo.
Basti pensare al 2022, come durante il calo di mercato un Piano di Accumulo o aggiuntivi abbiamo fatto beneficiare il portafoglio avendo potuto mediare il prezzo di carico (ovvero il prezzo medio di acquisto), portando il portafoglio nel complessivo ad avere una performance migliore rispetto all'indice di riferimento, nonostante gli strumenti investissero proprio su quell'indice. E stessa cosa accade - in negativo sulla % - quando si accumula su un mercato rialzista, dato che gli acquisti seguenti saranno a un prezzo maggiore, portando il prezzo medio di carico a salire, risultando in una performance diversa rispetto a quello dell'indice (che è rimasta invariata).
Ma, ricordo, che la mediazione è solo una caratteristica del piano di accumulo o degli aggiuntivi. L'obiettivo principale è quello di accumulare capitale, e di ottenere performance su un capitale sempre maggiore.
D'altro canto, meglio avere il +10% su 100.000 euro costruito nel tempo che il +30% su 10.000 euro (non più accumulato per non rovinare la performance positiva), non trovate?
Se si volesse l'esatta performance degli indici bisognerebbe investire tutto una tantum e non toccare più il portafoglio nel tempo. Non la scelta migliore, e nemmeno la più plausibile.

Il tempo è nostro amico.
Più si allunga l'orizzonte temporale, più statisticamente è probabile di ricevere rendimenti positivi nel tempo.
Dal 1950 ad oggi, un portafoglio a 20 anni non ha mai avuto rendimenti negativi, nonostante la volatilità che abbiamo visto nei grafici sopra (quindi anche periodi negativi nel breve termine). Dal 1950 ad oggi significa anche durante la crisi del 1987, la bolla tecnologica del 2000, la bolla immobiliare del 2008, la crisi del Covid del 2020, e l'inflazione del 2022.
Un portafoglio non 100% azionario invece, statisticamente ha bisogno di meno tempo per avere rendimenti positivi, grazie alla componente obbligazionaria.

Siamo ai massimi, conviene però investire adesso?
Statisticamente si. Investire ai massimi è statisticamente più conveniente di aspettare un qualsiasi altro giorno. Anche se può sembrare contro intuitivo. Solamente nel breve periodo ci può essere differenza. Ma se si investe per il breve periodo, perchè si utilizza l'azionario?


Per sentirci per eventuali aggiornamenti del portafoglio/situazione personali, vi ricordo la possibilità di fissare un appuntamento quando più volete (oltre alle classiche chiamate/email) dal link calendly, che trovate qui o nella mia firma per email: https://calendly.com/poggileonardo_finanza/appuntamento/

Ricordo poi che se vi fossero situazioni familiari/amici che necessitano aiuto per i propri investimenti per migliorare la loro condizione finanziaria/investimenti in essere non efficienti, sono disponibile a sentirli e vedere se possiamo aiutarli. Ogni referenza è infatti ben apprezzata!

Ricordo inoltre che sono da ora ufficialmente attivi tutti i simulatori sul sito: https://poggileonardo.com/strumenti-e-simulatori-finanziari/

Potrete trovare:
– Calcolatore Interesse Composto
– Calcolatore Rendimento Obbligazioni, Titoli di Stato e BTP
– Calcolatore Pensione e Risparmio Fiscale
– Calcolatore Inflazione
– Calcolatore Interesse Semplice e Composto
– Calcolatore Mutuo

E’ inoltre disponibile anche di recente il Manuale del fondo pensione, per una scelta consapevole in base alla situazione personale e lavorativa: https://poggileonardo.com/fondo-pensione-il-manuale/
Stiamo poi lavorando ad altri simulatori e manuali, per dare sempre maggiori informazioni e poter scegliere al meglio, su dati oggettivi, come destinare i propri capitali, così da diminuire il più possibile errori

Come sempre, se doveste avere qualsiasi dubbio, avete i miei contatti.

Un saluto,
Leonardo


Ah, quasi dimenticato.
Siamo ancora oggi la pagina Instagram più seguita in ITALIA come pagina personale di un Consulente Finanziario.
Un bel traguardo 🙂

Qui gli aggiornamenti precedenti:

https://poggileonardo.com/flash-crash-i-dazi-usa-parte-2/
https://poggileonardo.com/flash-crash-i-dazi-usa/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-marzo-2025/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-il-2024-cosa-aspettarsi-nel-2025/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-il-nuovo-presidente-usa/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-settembre-2024-ok/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-il-primo-semestre-del-2024/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-aprile-2024/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-febbraio-2024/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-il-2023/


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