Aggiornamento Mercati: Marzo 2025

(Cliccando sulle immagini potete zoomarle)



Quanto conta la Geopolitica negli investimenti?

Tanto. Veramente tanto.

Accordi internazionali, politiche commerciali e via dicendo, possono influenzare decisamente l'andamento dei mercati.
Basti pensare a cosa è successo pochi giorni fa, con il sipario avvenuto nello Studio Ovale, l'ufficio ufficiale del Presidente degli Stati Uniti d'America. 
Doveva essere una formalità per firmare un trattato di "scambio", ma la situazione è rapidamente cambiata dopo 40 minuti di intese, con le prime domande dei giornalisti. In sintesi, la firma non è ad oggi ancora arrivata, portando cambiamenti abbastanza importanti nel mondo nel giro di poche ore.

Ma vediamo come sempre tutto con ordine.

Abbiamo lasciato il 2024 con quasi tutti i mercati azionari in forte salita. Vediamo come invece questo 2025 è partito diversamente:

Siamo abituati a vedere nella cima della classifica i mercati USA da ormai veramente tanti anni. Questo 2025 invece ci sorprende, lasciando gli Stati Uniti in territorio negativo (al momento -1.26% da inizio anno per l'S&P500, -4.97% per il Nasdaq, -6.95% per il Russel 2000). Nella cima della classifica troviamo quasi tutti i paesi europei, a partire dalla Germania (+12.90% da inizio anno nonostante il -3.02% di oggi), Spagna (+12.75% da inizio anno nonostante il -2.51% di oggi) e Italia (+10.90% da inizio anno nonostante il -3.26% di oggi). Molto bene anche il listino tecnologico di Hang Seng a +14.37% da inizio anno (da ricordarsi però le grosse difficoltà che sta vivendo).
L'Euro Stoxx 50 segue a ruota con un +10.34% da inizio anno, ed è degno di nota poichè ha solamente recentemente recuperato i valori massimi toccati nel 2000. Fino ad oggi, non era ancora riuscito a recuperarli. Stiamo parlando di 25 anni.

Ma perchè le azioni europee stanno ad oggi sovraperformando quelle USA?

Dall'insediamento di Trump come presidente il 20 Gennaio 2025, l'azionario europeo sta registrando una performance maggiore di quella USA. I recenti rialzi rappresentano il miglior inizio anno da fine anni '80 e le performance più forte rispetto a quelle USA nell'ultimo decennio. Tra i settori maggiormente performanti ci sono quello finanziario, della difesa e del lusso.
I fattori trainanti sono più di uno: innanzitutto, la decisione di Trump di non imporre dazi europei nell'immediato. Una potenziale guerra commerciale aveva suscitato paure nel corso del 2024. In più, la possibilità di una risoluzione prossima del conflitto Russia Ucraina poteva significare una possibile riduzione dei prezzi dell'energia, per i quali il Vecchio Continente ancora soffre molto.
Adesso le cose potrebbero anche cambiare - come si può vedere dal grafico qui sopra le performance degli ultimi giorni - a causa del "probabile" rinvio dell'accordo USA - Ucraina - Russia.
Ricordiamoci però come questa ottima sovraperformance derivi comunque da un 2024 molto debole per il mercato europeo; infatti, grazie alla spinta dei mercati derivanti dall'elezione di Trump, l'azionario europeo aveva avuto la peggior sottoperformance degli ultimi 8 anni.

Ma cosa sta "veramente" influenzando il mercato quest'anno?

La sottoperformance delle Magnificient 7, quelle cosiddette società tecnologiche USA che hanno letteralmente trainato il mercato USA negli ultimi anni (vedasi anche l'immagine qui sotto).
A fine anno, il peso di queste società (Alphabet (GOOGL; GOOG), Amazon (AMZN), Apple (AAPL), Meta Platforms (META), Microsoft (MSFT), NVIDIA (NVDA), e Tesla) nell'indice S&P500, era del 33.5%, il livello più alto di sempre). Un rallentamente della salita di queste società dunque, non può che influenzare negativamente il listino generale, considerato il loro peso sull'indice complessivo.

Al momento, queste sono le singole performance YTD:

- Alphabet: -11.70%
- Amazon: -8.65%
- Apple: -4.46%
- Meta: +8.70%
- Microsoft: -8,26%
- Nvidia: -15,55%
- Tesla: -32,64%

E perchè i mercati si sono "svegliati" cosi negativamente adesso?

I motivi anche qui, sono vari; primo di tutti, i dazi:
Sono entrati in vigore i dazi sui prodotti canadesi e messicani: il termine imposto da Donald Trump è infatti scaduto senza trovare un accordo con il Paese nordamericano. Le merci canadesi saranno soggette a dazi del 25%, con le risorse energetiche colpite da un tasso inferiore del 10 percento, mentre i prodotti messicani saranno soggetti a un'imposta generale del 25 percento, in base agli ordini esecutivi firmati da Trump. Il presidente Usa ha giustificato l'aumento delle tariffe citando la mancanza di progressi nella lotta al traffico di droga. E proprio recentemente, è arrivata la controproposta da parte del Canada: dazi del 25% sulle esportazioni canadesi e del 10% sulle risorse energetiche.

Salgono anche le tariffe contro la Cina, con un aumento al 20%. E proprio da Pechino arriva una risposta dura sulla stessa linea della mossa degli Usa. il ministero delle Finanze ha annunciato l'adozione di tariffe al 15% su alcuni beni quali pollame, grano, cotone e mais e altri dazi al 10% sulle importazioni di una serie di popolari beni Usa.
Secondo uno studio di Bloomberg, i dazi hanno un valore di 1,5 trilioni di dollari anno su anno i dazi che l'amministrazione Trump sta introducendo sulle merci importate da Canada e Messico, oltre all'aumento di quelli che colpiscono le merci provenienti dalla Cina.


In più, vi è la questione Ucraina, come anticipato ad inizio articolo.

Tutto quello che sembrava "confermato", è ad oggi sospeso. La versione finale dell’accordo, datata 24 febbraio e visionata dal Financial Times, istituirebbe un fondo in cui l’Ucraina contribuirebbe con il cinquanta percento dei proventi derivanti dalla «monetizzazione futura» delle risorse minerarie di proprietà statale, tra cui petrolio e gas, e la logistica associata. Questo fondo poi investirebbe in progetti per la ricostruzione dell’Ucraina.

Terre rare di cui l'Ucraina abbonda, e di cui il mondo ha fortemente bisogno. Tra l'altro - vedasi la mappa - la maggior parte delle terre rare si trova nella zona occupata dalla Russia.

L'accordo saltato ha di fatto messo in Stand-by gli aiuti militari degli USA verso l'Ucraina. Aiuti militari che, ricordo, sono stati carburante per la salita degli indici dell'anno scorso per le aziende statunitense - i soldi infatti destinati alla guerra vengono prima di tutti redistribuiti sul territorio locale per produrre armi e simili, e poi mandati nel paese estero di riferimento, in questo caso l'Ucraina.
Lo stop di questi aiuti militari significa dunque minor flusso per le aziende USA, che hanno al momento rispecchiato un minor valore futuro calando di valore sui mercati finanziari.

Cosa esattamente opposta a quanto successo alle società della Difesa (militari) europee, dopo il rilancio del piano 'Rearm Europe' da 800 miliardi di euro da parte della presidente della Commissione Ue von der Leyen.
Se infatti gli USA si tireranno fuori da queste spese, qualcuno dovrà coprirle, come mai avvenuto prima.

Ad oggi, il totale della spesa della NATO deriva al 70% dagli USA (circa 480 miliardi di dollari), mentre il 30% rimanente è coperto dagli alleati europei (circa 360 miliardi di dollari). La spesa europea dovrebbe aumentare di un 17% circa nel complessivo, crescita supportata dal fatto del limite del 2% delle spese militari - che molti stati alleati non hanno ancora raggiunto - e dalla nuova spesa del piano Ream Europe.


Degna di nota è anche la performance dell'oro, che prosegue il suo impetuoso rialzo del 2024. Da inizio anno segna un robusto +8%.


I motivi del rialzo continuano ad essere sempre gli stessi. Le banche centrali dei paesi emergenti stanno richiedendo sempre più lingotti, a fronte di un cambio di posizionamento verso il dollaro americano.
Nell'immagine di destra si può infatti vedere come la richiesta è letteralmente esplosa rispetto a 10 anni fa. Nell'immagine di sinistra invece, possiamo vedere come il dollaro sia sempre più scaricato dalla Cina come riserva di valore, prediligendo appunto il materiale giallo.


Cosa fare allora?
Beh, diciamo che è ancora presto per parlare di "paura" sui mercati, considerando che si trovano solamente ad un -1.30% da inizio anno (S&P500). A volte, l'abitutine di vedere una salita costante ci impedisce di essere razionali, e il fatto di vedere più giornate consecutive anche con grosse perdite ci impedisce di allargare l'orizzonte temporale e ragionare su dove effettivamente siamo.

L'impatto sui portafogli è ad oggi molto contenuto. Chi ha iniziato da poco può percepire un calo anche più marcato, mentre chi ha iniziato da più tempo potrebbe non percepire nemmeno un ribasso di questa rilevanza. Se inizi ad avere dei dubbi dopo giorni come questi, allora le valutazioni fatte inizialmente per la costruzione del portafoglio non sono corrette.




Benchè facciano paura, e mettano ansia, i cali di mercato sono normali. D'altro canto, se salisse e basta, il premio per il rischio non potrebbe essere così alto nel tempo.
Come si può vedere, nel tempo, nonostante le performance eccezionali, ci sono stati annualmente forti oscillazioni, anche molto decise (vedasi il -34% nel 2020 a causa del Covid, con l'anno che ha comunque chiuso a un +16%).
Detto ciò, nonostante l'entusiasmo che vediamo attualmente sui mercati, è bene ricordare che stiamo vivendo un momento "d'oro". E' passato attualmente un anno senza una correzione del -10%. Per cui un eventuale calo futuro non dovrebbe sorprenderci troppo.
L'importante è rimanere focalizzati sul proprio obiettivo temporale, i propri obiettivi di investimento, e modificare il portafoglio solo quando e se necessario, in base soprattutto a modifiche delle condizioni personali.
Storicamente, i migliori giorni di mercato si sono visti proprio durante le fasi di ribasso. Uscendo in tali fasi, il risultato del portafoglio potrebbe essere molto diverso da quanto aspettato!




E questo lo vediamo confermato anche dai dati. 
Sia per portafogli bilanciati (a sinistra) che per indici solamente azionari, questa statistica è vera. Ed è estremamente significativa nel tempo!



Unica cosa che vorrei precisare prima di andare avanti, visto che mi è stata chiesta più volte, riferita alla performance (rimane sempre valido):
Tutti i dati che vediamo a giro, qui, ma anche su investing.com o dove sia, si intendono riservati agli indici, che prendono la performance anno su anno, come se avessero fatto un investimento una tantum il 1 gennaio, e da li non si fossero più mossi. Se si investe tramite PAC, se si fanno aggiuntivi, se si ribilancia il portafoglio, le performance saranno di conseguenza differenti rispetto a quelle degli indici, in positivo o in negativo.
Basti pensare al 2022, come durante il calo di mercato un Piano di Accumulo o aggiuntivi abbiamo fatto beneficiare il portafoglio avendo potuto mediare il prezzo di carico (ovvero il prezzo medio di acquisto), portando il portafoglio nel complessivo ad avere una performance migliore rispetto all'indice di riferimento, nonostante gli strumenti investissero proprio su quell'indice. E stessa cosa accade - in negativo sulla % - quando si accumula su un mercato rialzista, dato che gli acquisti seguenti saranno a un prezzo maggiore, portando il prezzo medio di carico a salire, risultando in una performance diversa rispetto a quello dell'indice (che è rimasta invariata).
Ma, ricordo, che la mediazione è solo una caratteristica del piano di accumulo o degli aggiuntivi. L'obiettivo principale è quello di accumulare capitale, e di ottenere performance su un capitale sempre maggiore.
D'altro canto, meglio avere il +10% su 100.000 euro costruito nel tempo che il +30% su 10.000 euro (non più accumulato per non rovinare la performance positiva), non trovate?
Se si volesse l'esatta performance degli indici bisognerebbe investire tutto una tantum e non toccare più il portafoglio nel tempo. Non la scelta migliore, e nemmeno la più plausibile.



Di seguito qualche grafico interessante, da tenere sempre a mente:

Su un qualsiasi giorno di mercato, la probabilità di avere un rendimento positivo a un giorno sull'indice azionario statunitense S&P500 è del 53%, poco più del lancio di una moneta. Per questo parlo sempre di scommessa a breve termine. Ma aumentando l'orizzonte temporale anche ad un solo anno, questa probabilità aumenta al 75%. Molto meglio, ma non ancora sufficiente per essere sicuri di un ritorno positivo nel tempo. Considerando invece un periodo di 20 anni, il mercato USA non ha MAI avuto un rendimento negativo.
Questo è quello che intendo quando dico che il tempo ci è amico, e diminuisce il rischio.

Il tempo è nostro amico.
Più si allunga l'orizzonte temporale, più statisticamente è probabile di ricevere rendimenti positivi nel tempo.
Dal 1950 ad oggi, un portafoglio a 20 anni non ha mai avuto rendimenti negativi, nonostante la volatilità che abbiamo visto nei grafici sopra (quindi anche periodi negativi nel breve termine). Dal 1950 ad oggi significa anche durante la crisi del 1987, la bolla tecnologica del 2000, la bolla immobiliare del 2008, la crisi del Covid del 2020, e l'inflazione del 2022.
Un portafoglio non 100% azionario invece, statisticamente ha bisogno di meno tempo per avere rendimenti positivi, grazie alla componente obbligazionaria.

Siamo ai massimi, conviene però investire adesso?
Statisticamente si. Investire ai massimi è statisticamente più conveniente di aspettare un qualsiasi altro giorno. Anche se può sembrare contro intuitivo. Solamente nel breve periodo ci può essere differenza. Ma se si investe per il breve periodo, perchè si utilizza l'azionario?

Il tempo è l'unica cosa che spendiamo (o meglio, facciamo passare, perdendolo) senza sapere quanto realmente ne abbiamo. 

Se siamo fortunati infatti, vivremo per circa 80 estati. Solo 80 estati. E far passare il tempo senza pensare al futuro, potrebbe essere un grave errore. Passa veloce.

Un reminder, ancora ad oggi valido:

La liquidità.

Oggi più che mai, tenere la liquidità ferma sul conto ha un costo opportunità enorme.
Esistono strumenti monetari che replicano l'andamento dei tassi delle banche centrali, attualmente, come visto, molto alti.
A differenza dei conti deposito non hanno vincoli, la tassazione è inferiore, e vi è possibilità di inserire qualunque cifra, senza minimi o multipli (richiesti da molti conti deposito).
Con i tassi attuali, si riesce ad ottenere un circa 2.75% lordo, senza sostanziali oscillazioni. Se i tassi dovessero poi diminuire, questi strumenti andrebbero ad ottenere un tasso di rendimento inferiore, al 2.50-2.25%, o quanto sia a seconda del tasso di riferimento. Non si vedrà negativo fino a quando i tassi non torneranno in negativo.
Tenere dunque la liquidità ferma oggi non ha senso, quando si può ottenere un rendimento - anche ad accumulazione (o a distribuzione se si preferisce) - alto senza scadenza.

Se avete dunque liquidità a disposizione che non usate e che non volete investire a più lungo termine sui mercati finanziari, questa è la soluzione ideale.

Cosa fare allora oggi?

Per chi ha un PAC a lungo termine, la risposta è sempre la stessa. Guardare i mercati per informazioni, per divertimento, ma non per lasciarsi influenzare sulle scelte di investimento, a meno che non siano cambiate le situazioni personali. Se investo per 10/15 anni, avrà tempo di vedere rialzi e cali ancora parecchie volte. Anche se oggi nella maggior parte dei casi non si mediano più i prezzi come successo per tutto il 2022 e per buona parte del 2023, bisogna ricordarsi come la mediazione non è la funzione principale di un piano di accumulo. Si investe tramite Piano di Accumulo per appunto accumulare il capitale, per farlo crescere piano piano nel tempo, investendo periodicamente liquidità senza farsi influenzare dalle condizioni di mercato. La mediazione è una caratteristica in più che, ben venga se aiuta a abbassare il prezzo di carico, ma che funziona anche al contrario. Con un mercato in salita, si comprerà a prezzi superiori nel tempo, mediando al rialzo.

Per chi ha invece un portafoglio già ben strutturato e definitivo, ci sentiamo per gli eventuali bilanciamenti e/o le modifiche necessarie. A breve arriveranno i report personali per tutti.
Ricordo poi, per chi ha un PAC manuale, che gli inserimenti arriveranno ad inizio mese per tutti (intorno al 5/7 del mese). Ci saranno 20gg per accettare la proposta, in qualsiasi momento, dato che è fortunatamente caduto il vincolo di doverlo accettare a mercato aperto.

Per sentirci per eventuali aggiornamenti del portafoglio/situazione personali, vi ricordo la possibilità di fissare un appuntamento quando più volete (oltre alle classiche chiamate/email) dal link calendly, che trovate qui o nella mia firma per email: https://calendly.com/poggileonardo_finanza/appuntamento/

Ricordo poi che se vi fossero situazioni familiari/amici che necessitano aiuto per i propri investimenti per migliorare la loro condizione finanziaria/investimenti in essere non efficienti, sono disponibile a sentirli e vedere se possiamo aiutarli. Ogni referenza è infatti ben apprezzata!

Ricordo inoltre che sono da ora ufficialmente attivi tutti i simulatori sul sito: https://poggileonardo.com/strumenti-e-simulatori-finanziari/

Potrete trovare:
– Calcolatore Interesse Composto
– Calcolatore Rendimento Obbligazioni, Titoli di Stato e BTP
– Calcolatore Pensione e Risparmio Fiscale
– Calcolatore Inflazione
– Calcolatore Interesse Semplice e Composto
– Calcolatore Mutuo

E’ inoltre disponibile anche di recente il Manuale del fondo pensione, per una scelta consapevole in base alla situazione personale e lavorativa: https://poggileonardo.com/fondo-pensione-il-manuale/
Stiamo poi lavorando ad altri simulatori e manuali, per dare sempre maggiori informazioni e poter scegliere al meglio, su dati oggettivi, come destinare i propri capitali, così da diminuire il più possibile errori.


Se non l'avessi già fatto poi, mi chiedevo se fosse possibile lasciarmi una recensione sul lavoro che stiamo facendo (anche solo sulla disponibilità), che sembra sia molto importante per chi mi trova online 🙂
Lascio qui il link, ci vuole meno di un minuto.

https://g.page/r/CXH2qlEOhGn_EAg/review
Meglio se loggato su google cosi si vede che sono persone reali, Grazie mille!

Come sempre, se doveste avere qualsiasi dubbio, avete i miei contatti.

Un saluto,
Leonardo


Ah, quasi dimenticato.
Siamo ancora oggi la pagina Instagram più seguita in ITALIA come pagina personale di un Consulente Finanziario.
Un bel traguardo 🙂

Qui gli aggiornamenti precedenti:

https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-il-2024-cosa-aspettarsi-nel-2025/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-il-nuovo-presidente-usa/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-settembre-2024-ok/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-il-primo-semestre-del-2024/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-aprile-2024/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-febbraio-2024/
https://poggileonardo.com/aggiornamento-mercati-il-2023/


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